Nella cintura urbana di Padova si trova un’antica certosa spesso dimenticata anche dagli stessi padovani. Nel 1509 con il “guasto delle mura” la Repubblica di Venezia ordinò la distruzione di tutti gli edifici che circondavano le mura cinquecentesche della città in quanto facili rifugi e nascondigli per gli invasori. Tale sorte toccò anche al monastero presente nell’attuale quartiere dell’Arcella. I monaci decisero di ricostruirlo in un’ansa del Brenta su di un terreno donato dal vescovo all’Ordine. L’opera degli architetti Andrea Moroni e Andrea da Valle fu consacrata nel 1560 ed abbandonata dall’Ordine nel 1768 oramai abitata da pochissimi monaci.
Alla fine del ‘700 divenne proprietà della famiglia de Zigno, di qui il nome di Villa Zigno ed adibita a casa di campagna.
Durante le due guerre la Certosa divenne caserma, polveriera e rifugio per gli sfollati che abbandonavano la città in seguito ai bombardamenti alleati.
Nel ‘900 la villa passa ai conti Passi di Preposuolo ma non trovando le risorse necessarie la Certosa non esercitò più il suo ruolo di casa di campagna e attualmente molte aree sono in rovina.
Negli anni sono state avanzate proposte sia dalle amministrazioni che da comitati di cittadini e associazioni per il recupero della costruzione a fini culturali (e commerciali) ma considerato l’ingente costo necessario le iniziative non hanno mai avuto seguito.
Ma cosa rimane dell’antica Certosa? Con il passaggio della proprietà alla famiglia de Zigno vennero fatti numerosi lavori per adattare la costruzione a dimora di campagna, tra questi la demolizione di una delle celle dei monaci e soprattutto, purtroppo, la riduzione della cappella ad anonimo stanzone, ben diversa dai disegni giunti a noi. E’ presente un affresco, probabilmente datato ‘500-prima metà del ‘600, che raffigura la Madonna prossima al parto.
Anche l’affresco, come gran parte della Certosa si sta perdendo. Chi volesse vederne una riproduzione (completo dell’arcangelo Gabriele) la può trovare nella chiesa Arcipretale di Vigodarzere. A questo link troverete altre informazioni dettagliate. Per raggiungere la Certosa è possibile lasciare l’auto nel piazzale vicino alla Chiesa di Vigodarzere o al palazzetto dello sport o in via Pontevigodarzere vicino al campo da calcio (lo si trova sulla sinistra se si è diretti fuori città).
Quest’ultima è sicuramente la scelta migliore in quanto permette di arrivarci percorrendo l’argine che costeggia il Brenta, un percorso piacevole in mezzo agli alberi e “popolato” da camminatori, runners, ciclisti e famiglie.
Essendo una proprietà privata l’accesso è generalmente vietato ma una volta l’anno l’Associazione Uniti per l’ambiente – Vigodarzere organizza delle visite guidate gratuite… da non perdere!