Prima di andarci consideravo Malta solo una meta alternativa e più economica per imparare l’inglese. La scelta non è stata meditata, mancavano 15 giorni alle ferie ed essendo sfumata l’idea di andare a Berlino, ci siamo affidati alla funzione Ovunque di Skyscanner. A posteriori posso dire che ci tornerei molto volentieri! A Malta bisogna andarci preparati. Se pensate di trovare un qualcosa che assomigli ad un’isola greca, cambiate destinazione. Malta oltre al mare offre molto, molto di più. Nella bella stagione è facile raggiungerla anche con le compagnie Low Cost (Ryanair da Treviso circa 100 euro a persona, ma con un po’ di anticipo si può spendere ancora meno). L’aeroporto è a circa sei km dalla capitale ed è servito anche da autobus diretti alle principali località turistiche. Il taxi è una valida alternativa se avete valige (e passeggini): generalmente bastano 20 euro.
Avendo pochi giorni (in fondo le vacanze sono sempre vacanze!) ci siamo concentrati solo su alcuni luoghi. Il primo giorno abbiamo visitato la meravigliosa capitale: non è molto grande e tra un palazzo e l’altro si riesce sempre a vedere il mare. La Valletta ti sorprende con il saliescendi delle sue vie e con i suoi balconi colorati (bow-window). Imperdibile la co-cattedrale di San Giovanni dove è custodito uno dei più grandi dipinti del Caravaggio (e mai firmato). Visita consigliata anche agli Upper Baracca Gardens ed al Fort St. Elmo.
Un altro giorno l’abbiamo trascorso visitando l’antica capitale, Mdina, e la vicina Rabat, che diversamente da quella attuale sorge nell’entroterra, su un promontorio dal quale domina su tutta l’isola. Uno dei vantaggi di muoversi in autobus è sicuramente la possibilità di guardarsi attorno con calma e questo ha permesso di godere della splendida Dome della chiesa di Santa Marija Assunta a Mosta. Nella vicina Naxxar, entrando nella chiesa di Twelid ta’ Marija purtroppo ci siamo trovati nel bel mezzo di un funerale (pace all’anima sua!) e, dovendo aspettare l’autobus successivo, abbiamo colto l’occasione per entrare nel non distante Palazzo Parisio. L’entrata è libera ed il giardino in stile barocco merita una visita; al suo interno troverete, tra l’altro, anche un ristorante carinissimo. Purtroppo i siti archeologici erano chiusi ma solo quelli meritano un ritorno sull’isola (ricordatevi di prenotate la visita almeno 15 giorni prima).
Gli altri giorni, ebbene si, abbiamo “fatto mare”. Non ci sono moltissime spiagge di sabbia, gli scogli la fanno da padrone. A prescindere dai gusti il mare è favoloso. Nella parte nord dell’isola si possono trovare dei posti meravigliosi, soprattutto per famiglie, con bassi fondali sabbiosi (come la Mellieha Beach). Se si preferiscono luoghi più mondani, dinamici e giovani, c’è la Golden Beach (forse siamo stati sfortunati ma sembrava di essere a Sottomarina e chi è della zona sa bene cosa intendo).
Un capitolo a parte è la Blue Lagoon, mare quasi caraibico dell’isola di Comino, raggiungibile con taxi acqueo da Gozzo (circa 10 euro per a/r). Un paradiso che non lasceresti mai se non fosse per il pienone di gente, troppa. Tuffarsi era come fare una gimcana tra utilizzatori compulsivi di stick-selfie, fuori e dentro l’acqua. Sicuramente in qualche migliaio di foto su Instagram troverò immortalato il mio sedere (#chiappechiareincostumeverdepallido). Solo un piccolo consiglio a chi usa le lenti a contatto: il vento porta con sè la sabbia e potrebbero essere utili le ” lacrime artificiali”.
Che dire… il bilancio del viaggio è stato molto positivo. Clima asciutto, persone disponibili, storia e cultura affascinanti da scoprire uniti al desiderio di tornarci non solo per le vacanze estive (le temperature sono miti che d’inverno). Malta rappresenta anche l’occasione per chi, come me, non parla bene l’inglese ma che può mettersi in gioco senza tanto stress (tanto capiscono anche l’italiano).
Enjoy