Costruito nel 1200 per diventare la sede della giustizia padovana ora incanta con più di 200 metri lineari di affreschi.
Entrando nel Palazzo della Ragione, conosciuto anche come il Salone, colpisce lo spazio, la luce soffusa e l’imponente tetto che ricorda una carena di nave rovesciata.
Ci sono stata poco tempo fa e ho provato la stessa sensazione di stupore di quando a 13 anni l’ho visto per la prima volta.
Cenni di storia (tranquilli solo un paio!)
Anche se non con questo aspetto ( in 800 anni qualche incendio ne ha distrutto il tetto e ci sono stati dei restyling), il Palazzo della Ragione era stato pensato per diventare il luogo per eccellenza di amministrazione della Giustizia. Attorno al Salone si svolgeva la vita economica della città, con i suoi mercati e le sue botteghe. Quale posto migliore di questo?
Entrando, sulla destra in fondo c’è una pietra particolare, la pietra del vituperio la cui storia sembra legata ad una figura molto cara alla città: Sant’Antonio. Al tempo i debiti non pagati erano considerati una cosa molto seria. Chi non pagava i propri creditori era destinato al carcere o addirittura alla pena di morte. Mosso da pietà il Santo (si sa che a Padova molte cose sono talmente uniche da considerare superfluo il “nome di battesimo”) chiese che fosse cambiato tale destino riservando ai cattivi pagatori. Arriva così anche a Padova la pietra del vituperio dove il malcapitato, dopo essere rimasto in “braghe di tela”, doveva sedercisi sopra tre volte e dopo aver lasciato i propri averi per pagare i debiti (oltre ai vestiti) lasciava per sempre la città. Un bel cambio di pena!
Anche l’occhio doveva avere la sua parte ed ecco gli splendidi affreschi che misurano più di 200 metri e decorano tutte le pareti del Palazzo della Ragione.
Il ciclo è diviso in 12 parti. Ogni parte è dedicata ad un mese, al suo segno zodiacale, alle corrispondenti costellazioni e, inevitabilmente, ai mestieri associati. Una rappresentazione poi delle “simbologie astrologiche individuali ispirate alle teorie di Pietro D’Abano. Io chiaramente ho cercato subito il mio mese di nascita: luglio!
Cos’è ora il Palazzo della Ragione
Ora è un luogo che oltre a mostrare la sua bellezza spesso fa da scena a mostre al suo interno. Solo per citarne alcune “Il San Lorenzo di Donatello”, “Il tempo multidisciplinare” di Gaetano Pesce, il mondo di Renzo Piano ma anche sfilate di alta moda e mostre legate allo sport.
Quando non ospita eventi è possibile goderne la maestosità. La cosa che mi colpisce ogni volta è l’atmosfera. Sarà la luce soffusa ma il tono di voce dei visitatori è sempre basso e non c’è mai quello che io definisco il baccano maleducato. Ho sempre l’impressione che le persone abbiano un gran rispetto per questo luogo.
In fondo a sinistra compare il “padrone di casa”: il cavallo ligneo donato alla città nel 1800 dalla famiglia Capodilista. È veramente imponente, realizzato nel 1400 per una giostra. Per un po’ di tempo venne attribuito al Donatello ma senza alcun fondamento. Non trovate che assomigli a quello del Gattamelata presente in Piazza del Santo?
Cosa c’è sotto
Da sempre la vita commerciale gira attorno al Salone. Nelle piazze i mercati giornalieri offrono frutta e verdura da una parte e abbigliamento dall’altra. Ma è sotto i suoi portici che si respira l’aria delle vecchie botteghe. Carni, formaggi di altissima qualità ne fanno il luogo per eccellenza dei buongustai padovani. Nel tempo alcune attività storiche hanno lasciato spazio a nuovi gusti e allo street food. Pur essendo ispirati dalla modernità alcuni mantengono gli stessi standard di quelli tradizionali. ben vengano le novità.
Moltissime cose si potrebbero scrivere sul Palazzo della Ragione di Padova! Potrei raccontarvi del capitello senza la sua colonna, delle misure commerciali scolpite sui suoi muri, dei vicini Volto della Corda e del Canton dee Busie. Lo farò ma in altri post per non stancarvi troppo!
Posso dirvi che anche i suoi sotterranei hanno molto da raccontare. Vi lascio qui sotto il post che ho scritto sulla loro visita.
Quando visitarlo
Mai di lunedì. Come la maggior parte dei musei italiani è aperto dal martedì alla domenica.
Il biglietto ordinario costa 6 euro ma nei biglietti cumulativi come la PadovaCard, PadovaMusei Carta Famiglia e PadovaMusei Tutto l’Anno l’ingresso è compreso.
Da un paio d’anni i residenti della provincia di Padova e gli studenti hanno la possibilità di visitarlo gratuitamente nel periodo natalizio. Una bella opportunità no? Rinfrescare la memoria di uno dei luoghi più importanti di Padova è sempre una buona idea. Nello stesso periodo fioccano su Instagram gli scatti fatti dalla sua terrazza. Che meraviglia!
Con chi visitare il Palazzo della Ragione
Se non l’avete mai visitato, la cosa migliore è affidarsi a chi ne sa di più. Anch’io faccio spesso così. Un po’ per pigrizia ma soprattutto perché chi lo fa di mestiere lo conosce veramente bene e mi godo la visita senza guida in mano! Se non sapete a chi rivolgervi ecco il post con i miei suggerimenti.
Il Palazzo della Ragione sarà una delle mie prossime mete padovane: l’ho visto qualche anno fa perché con una amica ci siamo intrufolate ad un evento, spacciandoci per studentesse (era un evento per studenti universitari).
Ora voglio tornarci con calma e girarci senza banchetti in mezzo e magari vedere pure gli scavi archeologici di cui avevi parlato una volta!
Conoscendoti non è stato difficile passare per studentessa! Come sempre fammi sapere magari riusciamo pure ad organizzare una visita guidata. Io le adoro perché le guide turistiche riescono sempre a raccontare dettagli che difficilmente riusciresti a trovare. E un po’ perché amo sentirmi turista anche a casa mia 😀