E’ considerata una delle 5 ville più belle realizzate da Andrea Palladio.
Villa Cornaro ora è la residenza dei signori Gable ma cosa ha spinto due americani ad acquistare una villa palladiana a Piombino Dese un piccolo paese a nord-est di Padova?
La villa, costruita nel 1552-53, venne commissionata al Palladio da Giorgio Cornaro. Presenta due facciate simili ma con due nature diversissime una dall’altra.
La principale, quella che si affaccia sulla via centrale del paese, è la più imponente. È caratterizzata da una grande loggia con colonne ioniche al piano inferiore e corinzie al superiore. Quasi sullo stesso piano della loggia due ali la rendono ancora più maestosa.
La secondaria, quella a sud che un tempo dava sui campi, è decisamente più contenuta. Le ali sono arretrate ma rendono comunque la facciata ben equilibrata.
Entrando da nord, dopo un piccolo corridoio, si accede al salone decorato con quattro colonne e nelle nicchie le statue raffiguranti i membri della famiglia Cornaro.
Si vocifera che Andrea Palladio non amasse particolarmente le statue come elemento decorativo (e celebrativo) nelle sue costruzioni. Per questo motivo fece costruire le colonne in una posizione strategica.
Una volta entrati nel salone, indipendentemente dalla posizione in cui ci si mette (tranne una), le statue non sono tutte visibili contemporaneamente. Almeno una statua rimane coperta, totalmente o in parte, dalle colonne.
Le porte sui due lati, poi, non sono in posizione simmetrica ma spostandosi di qualche passo, sulla soglia del salone, per un gioco di prospettive risultano perfettamente centrate.
Solo in quella posizione è possibile vedere tutte e sei le statue contemporaneamente.
Le scale di accesso al piano superiore sono ben nascoste. Per Palladio, infatti, le scale hanno una funzione puramente pratica: spostarsi da un piano all’altro. Solo in epoca successiva diventeranno un elemento architettonico decorativo. Forse per veder danzare i lunghi vestiti delle donne che salivano e scendevano?
Le stanze laterali hanno dimensioni a scalare secondo un preciso rapporto 6 a 10, considerato perfetto all’epoca. Via via che le dimensioni delle stanze diminuiscono, cambia la forma delle mattonelle dei pavimenti e il soffitto si abbassa. Dettagli che permettono di mantenere l’armonia delle dimensioni.
Solo nel 1700 la villa venne decorata internamente, l’incarico venne affidato a Mattia Bortoloni e gli affreschi raffigurano scene del Vecchio e Nuovo Testamento. Osservando con attenzione alcuni affreschi presenti sulle pareti ad est si possono individuare simboli della massoneria. Forse uno dei primi esempi di arte massonica in Italia.
Villa Cornaro Gable non è una villa-museo ma una casa, anche se decisamente speciale! Visitando le stanze del piano nobile ogni particolare parla della famiglia che ci vive. Ovunque sono sparsi oggetti personali e le molte cornici contengono fotografie di momenti della loro vita.
I signori Carl I. e Sally Gable, alla ricerca di una seconda casa, si sono imbattuti in un annuncio immobiliare decisamente fuori dall’ordinario: offresi villa palladiana vicino a Venezia.
Quell’annuncio è stato solo l’inizio di una storia d’amore tra una famiglia, in cerca di una nuova dimensione, e una villa, bisognosa di cure per essere valorizzata e per non scomparire (come troppo spesso capita a beni inestimabili come questo).
Divertente leggere, nel libro che hanno scritto, di come si sono inseriti nella piccola comunità di Piombino Dese e di come gli abitanti si sono avvicinati a questi nuovi inquilini prima con diffidenza e poi con estrema curiosità!
Considerato lo stato di abbandono e l’uso non proprio rispettoso (negli anni 50 era usata come asilo-scuola) credo di comprendere il piacere dei residenti nel veder valorizzata una simile opera.
Spesso è messa a disposizione per eventi culturali quali proiezioni di film e concerti.
E cosa penseranno i Gable dei ricercatori, degli studenti e dei turisti così interessati alla loro “seconda casa”?
Palladian Days: Finding a New Life in a Venetian Country House
Per loro espressa richiesta (comprensibile) non è stato possibile fare foto agli interni (quelle che vedete sono state recuperate nel web).
Raggiungerla è facile: è proprio nel centro di Piombino Dese, in via Roma.
E’ possibile visitarla tutto l’anno se in gruppo (almeno 10 persone). Per i singoli le visite sono limitate il sabato pomeriggio da maggio a settembre. Per i dettagli contattatemi pure!