Una piccola isola della laguna che ha molto da raccontare. Dalla decadenza ad un importante progetto di recupero.
Quello che ci si trova di fronte arrivando all’isola del Lazzaretto Vecchio è solo ormai il ricordo di come Venezia affrontava il problema delle epidemie di peste e di tutte quelle malattie che decimavano la sua popolazione.
Ora è difficile pensare che proprio qui, nel 1400, la Serenissima decise di costruire il primo ospedale al mondo. Si, avete letto bene. Il primo al mondo per curare, o meglio, isolare i malati conclamati di peste.
Al tempo la malattia lasciava poche speranza e le persone che arrivavano qui ci rimanevano purtroppo per sempre. Sui muri sono ancora visibili delle scritte rosse, dei probabili diari. Forse per passare il tempo o nella speranza che i propri cari un giorno potessero leggere i loro messaggi d’addio.
Inizialmente il lazzaretto aveva solo 20 stanze diventate poi oltre 200 aumentando la superficie dell’isola.
Ma perché è il Lazzaretto Vecchio? Perché qualche anno dopo la sua costruzione ne fu creato un altro detto il Nuovo, vicino all’isola di Sant’Erasmo, destinato ad accogliere persone e merci da mettere in quarantena prima di arrivare in città in sicurezza.
Passata la grande emergenza, nell’800, diventa deposito militare e per lasciar spazio alle nuove esigenze, oltre ad altre strutture, sparisce anche la chiesetta esistente sull’isola ancor prima del Lazzaretto. Ormai rimangono solo le piantine dell’epoca a ricordare cosa c’era sull’isola.
Negli anni ’60-’70 ospita il canile municipale ed è solo dal 2000 che, finalmente, inizia il recupero del suo patrimonio storico e patrimoniale. Prima l’idea di farne la sede del Museo Archeologico Nazionale della Laguna di Venezia ora, notizia recente, dovrebbe diventare
il primo Museo di Venezia e della Laguna.
A dir la verità, non ho ancora ben capito il progetto, ma vedremo con il tempo come si evolve la faccenda!
In quali condizioni si trova
E ora com’è il Lazzaretto Vecchio?
Dal 2013 è in gestione alla sede veneziana dell’Archeoclub che ne permette la visita oltre a garantirne la manutenzione ( e solo tenere a bada l’invasione dei rovi non è proprio un lavoretto da poco).
Alcune parti, pur essendo state messe in sicurezza, non nascondono gli anni di abbandono. Basta andare oltre l’apparenza e qua e là spuntano le testimonianza del tempo. Stemmi, pozzi, le scritte sui muri. E tutto quello che non si vede viene raccontato dalle guide dell’associazione che ci accompagnano.
Come raggiungere il Lazzaretto Vecchio
Non c’è un mezzo pubblico che arriva direttamente al Lazzaretto Vecchio anche se Archeoclub Venezia sta facendo il possibile per chiedere ad ACTV di realizzare un imbarcadero.
Posso dirvi il percorso che ho fatto io per arrivarci.
Ho preso il vaporetto 5.1 dalla Ferrovia (anche il 5.2 va bene) fino alla fermata Lido – Santa Maria Elisabetta (SME) e 4 fermate con l’autobus della linea A (direzione Faro Rocchetta). La fermata è San Gallo-Pattinaggio. Poi basta raggiungere Riva Corinto. Considerate circa un’ora, un’ora e un quarto in totale.
Visitare il Lazzaretto Vecchio
Qui la nota dolente. Non si può visitare in autonomia.
Non esiste un pontile fisso per gli attracchi. Quando ci sono stata io ce n’era uno temporaneo installato in occasione della Mostra del Cinema.
Bisogna attendere le visite domenicali organizzate dall’associazione Archeoclub di Venezia. Se siete un gruppo provate a contattarli: potrebbero organizzarvi una visita straordinaria anche in altri giorni.
Quindi se siete interessati ad una visita, magari pure abbinata al Lazzaretto Nuovo, qui trovate tutte le informazioni aggiornate sulle visite.
Venezia mi attira molto!!
Vorrei iniziare a visitare anche le altre isole oltre a quella più importante. Ho iniziato con il Lido, prima o poi andrò a fare un tour tra Murano, Burano e Torcello ma non sai quanto mi piacerebbe vedere anche queste isole “minori” come il lazzaretto vecchio. Avevo letto da qualche parte che ogni tanto (non so se il FAI o un’altra associazione di volontari) abbia organizzato una visita a Poveglia!
Poveglia è una questione alquanto spinosa, ti spiegherò meglio a voce. E come lei in laguna ci sono molte isole minori da scoprire. Se sento di visite all’isola di Poveglia ti faccio sapere perché vorrei visitarla anch’io!